Giovane, ero tutto un uragano tenebroso
qua e là attraversato da brillanti soli,
poi tuoni e piogge hanno devastato tutto
e il mio giardino non ha che qualche frutto rosso.
Eccomi ora nell'autunno dei pensieri:
adopero il badile ed il rastrello,
rassodo la terra tra buche enormi
come tombe scavate dall'acqua del diluvio.
Forse, chissà, i nuovi fiori che sogno
troveranno nella terra lavata come un greto
il mistico alimento che gli darà forza!
Dolore del mio dolore! La vita se la mangia il Tempo
e l'oscuro Nemico che ci rode il cuore
cresce e si rafforza col sangue che perdiamo!
Charles Beaudelaire (I fiori del Male)
Traduzione di C. Rendina
Questa poesia nasconde tanti significati, è un'insieme di metafore da interpretare, a partire dal giardino che a mio avviso rappresenta la vita: l'uragano, i tuoni, le piogge ed i soli rappresentano le persone con cui il poeta nel corso della sua vita è entrato in contatto...persone negative e positive che hanno stravolto e cambiato la sua vita.
RispondiEliminaIl poeta si proietta avanti nel tempo (l'autunno dei suoi pensieri è la vecchiaia) e guarda la sua vita a ritroso, cercando le cose positive e gettando un pensiero anche alle persone defunte: rassoda la terra tra le buche (tombe) scavate dall'acqua del diluvio.
Il nemico che ci rode il cuore è la malattia, la peggiore dei nostri tempi, che cresce e si rinforza col sangue del nostro sangue.
Sintetizzando, la vita, secondo il poeta, viene sconfitta, distrutta e devastata dalle persone malvagie, dal tempo e dalle malattie.