Personale del 05.04.2013 presso Piscinacomunale
È uno stato d'animo quello che trapela dalle immagini dei bambini di Mirek, non un ritratto o un disegno qualunque, ma un sentimento profondo, complesso e piuttosto enigmatico.
I colori sfumati, i contorni ed i confini indefiniti delle figure lasciano spazio al dubbio visivo se si tratta di bambini cresciuti troppo in fretta, a volte complici tra loro, con lo sguardo scrutatore, diffidente e la 24 ore tra le mani o di adulti mai cresciuti veramente e mascherati da bambini, quel bambino mai assopito e che ogni tanto salta fuori, lasciando un segno.
Adelaide De Martino
venerdì 22 marzo 2013
Dei aiuto dei intubati, di Fiuto Rama
Asta Sotheby's del 26.03.2013
Si cela un velato finto misticismo dietro quest'opera, una luce soffusa, interrotta non dall'improvvisa e inaspettata apparizione dell'arcangelo Gabriele, come ad esempio la Bibbia ci ha trasmesso di generazione in generazione, ma di un tubo bianco, tra le mani della Madonna.
Questa figura da sempre religiosamente emblematica, in questo quadro col suo sguardo quasi sensuale, sembra indossare vesti mai avute fino ad ora nell'immaginario collettivo: quelle di una donna, umana, come tante, come tutte.
Anche il piede rappresentato lateralmente, come da un lato richiama la crocifissione del Cristo, dall'altro assume una valenza, oserei dire, quasi feticista.
L'artista riesce perfettamente nel suo intento provocatorio e blasfemo ad indurre chi osserva il dipinto a vedere la religione quasi come una farsa, un insieme di ipocrisie, mere invenzioni, rappresentate ironicamente in questo caso ed in quest'opera dalla "presa per il tubo" della Madonna.
Adelaide De Martino
Si cela un velato finto misticismo dietro quest'opera, una luce soffusa, interrotta non dall'improvvisa e inaspettata apparizione dell'arcangelo Gabriele, come ad esempio la Bibbia ci ha trasmesso di generazione in generazione, ma di un tubo bianco, tra le mani della Madonna.
Questa figura da sempre religiosamente emblematica, in questo quadro col suo sguardo quasi sensuale, sembra indossare vesti mai avute fino ad ora nell'immaginario collettivo: quelle di una donna, umana, come tante, come tutte.
Anche il piede rappresentato lateralmente, come da un lato richiama la crocifissione del Cristo, dall'altro assume una valenza, oserei dire, quasi feticista.
L'artista riesce perfettamente nel suo intento provocatorio e blasfemo ad indurre chi osserva il dipinto a vedere la religione quasi come una farsa, un insieme di ipocrisie, mere invenzioni, rappresentate ironicamente in questo caso ed in quest'opera dalla "presa per il tubo" della Madonna.
Adelaide De Martino
giovedì 21 marzo 2013
Piscinacomunale - spazio d'arte in copisteria
Agli antipodi di tutte quelle gallerie blasonate, fatte di apparenza e pura immagine, Piscinacomunale e' uno spazio di circa 15 metri quadri di estensione, fatto di contenuti e di sostanza, quella autentica, che consiste nel credere alla Vera Arte non dandole un valore commerciale, acquistabile necessariamente mettendo mano al portafoglio per soddisfare un mero capriccio, un vezzo: qui si punta a cercare e trovare il succo, l'essenza di quelle che sono le opere d'arte. L'osservatore attento riesce ad individuare la genialità in qualcosa che apparentemente e' insignificante, che agli occhi di tutti e' un semplice post-it attaccato al muro, un disegno fatto a mano o un quadretto incorniciato, ma che in realtà sono frutto di intuizioni creative ed una o piu' menti fervide messe insieme.
Ogni piccola cosa all'interno della Piscinacomunale ha un valore, un senso, una storia, che solo andando a fondo si possono scoprire, capire ed apprezzare.
Già dal primo impatto si percepisce l'eleganza e la finezza che contraddistinguono le persone che contribuiscono a dare vita e nuovi input a questo spazio espositivo.
In particolare ad attirare l'attenzione sono le concettuali opere di Rene' Pascal, pseudonimo di un artista che ha deciso volutamente fino ad ora di rimanere nell'anonimato, quasi snobbando chiunque e concedendo solo a pochi il privilegio di conoscerlo personalmente. La sua e' una forma di ribellione verso tutto ciò che è banale e comune, e' un modo per attirare l'attenzione solo verso chi è capace di capirlo ed intuirlo e chi ha la curiosa sensibilità di scoprire quale significato si nasconde dietro le sue opere.
In particolare ad attirare l'attenzione sono le concettuali opere di Rene' Pascal, pseudonimo di un artista che ha deciso volutamente fino ad ora di rimanere nell'anonimato, quasi snobbando chiunque e concedendo solo a pochi il privilegio di conoscerlo personalmente. La sua e' una forma di ribellione verso tutto ciò che è banale e comune, e' un modo per attirare l'attenzione solo verso chi è capace di capirlo ed intuirlo e chi ha la curiosa sensibilità di scoprire quale significato si nasconde dietro le sue opere.
E poi ci sono le creazioni che di volta in volta e periodicamente vengono installate alle pareti dello spazio per dare visibilità agli artisti che entrano ed escono dalla Piscinacomunale, restandoci comunque e lasciando sempre un segno ed una loro impronta imperitura ed indelebile.
Adelaide De Martino
Vietata la riproduzione
Opera di Renè Pascal
presentata il 13.11.2012
alla collettiva Pensalarte
presso Il bosco delle soluzioni
presentata il 13.11.2012
alla collettiva Pensalarte
presso Il bosco delle soluzioni
Renè Pascal: pseudonimo.
“Vietata la riproduzione” è un quadro concettuale, come quasi tutte le opere realizzate da questo misterioso artista, che difficilmente si fa vedere in giro, tra la gente, agli eventi.
All’OMBRA preferisce restare, facendo parlare le sue opere che, al contrario, difficilmente restano inosservate, destando scalpore e curiosità.
Il gioco a cui si presta l’opera in questione è proprio l’OMBRA, che viene ribaltata nella sua reale prospettiva: diventa luce…e la luce diventa ombra, scambiandosi reciprocamente di ruolo.
C’è un bambino raffigurato, nudo di fronte alla duplice dimensione che può assumere la realtà: luce e ombra……forse bene e male?
E c’è una serratura, quasi invisibile……dove vorrà condurci l'artista?
Forse a conoscere il lato oscuro che ognuno di noi ha e che non a tutti è dato scoprire, quel lato buio, nascosto, che si acquisisce quanto più si cresce e quanto più si affievolisce il bambino che c'è in ognuno di noi.....chissà!
Adelaide De Martino
venerdì 8 marzo 2013
Nuovi Art Projects
Mi rendo conto che proporre eventi d’arte in un periodo in cui l’uomo medio, quello qualunque, difficilmente col suo stipendio riesce ad arrivare a fine mese, in cui le aziende chiudono o mettono in cassa integrazione dipendenti che per anni hanno lavorato fedelmente per loro, può sembrare anacronistico e fuori luogo.
In realtà credo che la crisi di cui tutti parlano e che tutti sentono, tocchi si la maggior parte dei settori e la maggior parte delle persone, ma non tutti.
O meglio, ci sono alcuni settori ed alcune persone che non vengono neppure sfiorate dalla parola crisi, non la percepiscono proprio, se non come una lontana eco: altrimenti non mi spiegherei come mai a novembre 2012, per esempio, un Rothko è stato battuto all’asta di Sotheby per 59 milioni di euro. Ci sarà qualcuno che compra queste opere!
Indipendentemente dall’origine e dalla provenienza delle risorse finanziarie che vengono usate per acquistare tali dipinti, un mercato pare ci sia…e a quanto pare, gira pure!! Il punto è capire “chi” lo fa girare…a New York, a Londra o, terza piazza a livello mondiale per l’art-business, Milano.
Sono semplicemente un’appassionata d’arte, una blogger che ama scriverne a tal punto da sacrificare a volte anche le uscite a cazzeggio con gli amici, pur di fare qualcosa di utile e costruttivo con le sue parole, qualcosa che resti e che lasci un segno, un’impronta.
Il mio lavoro mi serve per vivere, qui a Milano x ora, ed è stato uno dei miei traguardi raggiunti dopo anni passati a studiare sui libri…ma la mia vera indole è quella che mi spinge ad investire tempo e risorse in qualcosa di creativo. Come me, che investo semplicemente ma costantemente il mio tempo libero, possono essercene tante altre di persone che, spinte dall'estro artistico, a volte proprio come una droga che non riesci a controllare, sono disposte:
- ad acquistare opere d’arte (collezionisti) per semplice sfida, per suggerimento di un broker d’arte di fiducia o perché non sanno come spendere le loro entrate
- ad investire in questo settore (sponsor e/o produttori).
Questa e' semplicemente una riflessione per descrivere il mercato dell’arte come lo conosco io, ma che potrebbe rivelarsi un interessante business per chi ha nuove idee imprenditoriali. Sicuramente è un settore di nicchia ma non per questo inavvicinabile o impenetrabile: personalmente lo sto studiando da un po’, ma mi mancano i mezzi concreti per portare avanti e realizzare le idee ed i progetti che ho in mente da tempo e che mi auguro di riuscire a realizzare con un po' di...fortuna.
In realtà credo che la crisi di cui tutti parlano e che tutti sentono, tocchi si la maggior parte dei settori e la maggior parte delle persone, ma non tutti.
O meglio, ci sono alcuni settori ed alcune persone che non vengono neppure sfiorate dalla parola crisi, non la percepiscono proprio, se non come una lontana eco: altrimenti non mi spiegherei come mai a novembre 2012, per esempio, un Rothko è stato battuto all’asta di Sotheby per 59 milioni di euro. Ci sarà qualcuno che compra queste opere!
Indipendentemente dall’origine e dalla provenienza delle risorse finanziarie che vengono usate per acquistare tali dipinti, un mercato pare ci sia…e a quanto pare, gira pure!! Il punto è capire “chi” lo fa girare…a New York, a Londra o, terza piazza a livello mondiale per l’art-business, Milano.
Sono semplicemente un’appassionata d’arte, una blogger che ama scriverne a tal punto da sacrificare a volte anche le uscite a cazzeggio con gli amici, pur di fare qualcosa di utile e costruttivo con le sue parole, qualcosa che resti e che lasci un segno, un’impronta.
Il mio lavoro mi serve per vivere, qui a Milano x ora, ed è stato uno dei miei traguardi raggiunti dopo anni passati a studiare sui libri…ma la mia vera indole è quella che mi spinge ad investire tempo e risorse in qualcosa di creativo. Come me, che investo semplicemente ma costantemente il mio tempo libero, possono essercene tante altre di persone che, spinte dall'estro artistico, a volte proprio come una droga che non riesci a controllare, sono disposte:
- ad acquistare opere d’arte (collezionisti) per semplice sfida, per suggerimento di un broker d’arte di fiducia o perché non sanno come spendere le loro entrate
- ad investire in questo settore (sponsor e/o produttori).
Questa e' semplicemente una riflessione per descrivere il mercato dell’arte come lo conosco io, ma che potrebbe rivelarsi un interessante business per chi ha nuove idee imprenditoriali. Sicuramente è un settore di nicchia ma non per questo inavvicinabile o impenetrabile: personalmente lo sto studiando da un po’, ma mi mancano i mezzi concreti per portare avanti e realizzare le idee ed i progetti che ho in mente da tempo e che mi auguro di riuscire a realizzare con un po' di...fortuna.
sabato 2 marzo 2013
Appello al 68
Menti creative, fervide, che sognano e soprattutto fanno sognare, con ciò che realizzano, trasformando la realtà, interpretandola a modo loro e spesso giocandoci: questi sono gli artisti, coloro che rendono piacevole una vita
qualunque e la sua quotidianità, arricchendola di particolari per se stessi e
per chi c'è intorno.
Chi sceglie per professione di fare l’artista, non ha vita
facile, spesso la passa tutta, dall’inizio alla fine, a renderla unica e
speciale, a lasciare un segno che rimanga imperituro, con sacrifici, rinunce ed
ambizioni il più delle volte irrealizzate: questo purtroppo per il contesto
sociale in cui viviamo oggi, difficile per chi non ha imboccato settori
concreti come economia, medicina, ingegneria, dal guadagno più facile e sicuro,
ed oggi neppure più tanto come prima, come in passato, come nel 68, quando le
passioni e le idee venivano difese a denti stretti, con rabbia e furore, sana
pazzia. Oggi siamo spenti, abbiamo perso l’energia e la vitalità, SIAMO MORTI
DENTRO.
Ma cosa aspettiamo, chi aspettiamo, per combattere e
aggredire il mondo, cavalcare l’onda del nostro sogno?! che può essere
realizzato in ogni momento, in ogni istante…basta volerlo! o almeno volere davvero qualcosa può essere un ottimo punto di partenza x ottenerla.
Musicisti, pittori, scrittori, poeti, scultori,
designers……c’è qualcuno che crede in voi e nel vostro talento: non mollate! ed
abbiate fiducia.
Siate voi la luce che illuminerà quest’epoca buia e pessimistica, con le
vostre idee.
E' dalle crisi che sono sempre nate le grandi opportunità!
E' dalle crisi che sono sempre nate le grandi opportunità!
Adelaide De Martino
mercoledì 13 febbraio 2013
13.02.13 Stefania
Come sempre casa
Presta, la tua coloratissima casa, personalizzata in ogni angolo con la tua
creatività, anche questa volta ci ha rAccolti tutti, insieme, affiatati.
Come nelle grandi
feste del passato, pranzi di Pasquetta, Carnevalate, spaghettate improvvisate
anche alle 2 di notte, cene di Natale e cenoni di Capodanno…anke questa volta,
ci siamo ritrovati qui, uniti, per commemorare il terzo mese dalla tua
scomparsa a cui nessuno di noi si è ancora davvero abituato.
Si, perché la tua
presenza continua a sentirsi, le tue risate esplosive continuano a fare eco, i
tuoi modi di vedere, pensare ed agire, continuano a vivere dentro ognuno di noi
per il segno che hanno lasciato, che hai lasciato tu, col tuo carattere forte e
di cui porteremo sempre memoria nei nostri cuori.
Ti vogliamo bene Stefola e non ti dimenticheremo MAI.
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