lunedì 28 marzo 2011

vivere (06/12/2009)

e la vita scorre, si trasforma, cambia,
cambia noi
cambia gli altri
cambia ciò che ci circonda
cambia le situazioni che si diverte a crearci
che ci disegna come uno schizzetto o un'opera d'arte.

la vita è la più grande artista mai esistita: la prima in assoluto!

crea, distrugge, inventa,
improvvisa eventi inaspettati ed imprevedibili.

chi ama l'arte non può non amare la vita
e chi ama la vita non può non amare l'arte.

vivere

genera rabbia, rancore, amore, odio,
sentimenti che non riesci a controllare,
vivissimi in un determinato momento
ma fugaci:
poco dopo diventano un ricordo sbiadito di quello che c'è stato,
un ricordo di qualcosa che ti è scivolato dalle mani
che non hai saputo tenere stretto a te

o non hai potuto.

tuffarsi (Milano, 24/08/2010)



Poche volte ti succedono nella vita cose talmente belle, talmente intense,
da farti provare un forte sentimento di paura:

paura di perderle, paura di abbandonarti completamente ad esse,
paura di crederci davvero, paura di amarle con tutto il calore e la passione che c'è in te.

E non sai cosa fare.

Non sai se viverle o lasciare che passino, come tutte le cose belle.

E' come quando sali su uno scoglio per tuffarti nell'acqua verde smeraldo

ma

arrivato in cima, ti accorgi che è troppo alto, che hai le vertigini, che sei terrorizzato e ti tremano le gambe.

A quel punto hai due opportunità:

quella di tuffarti e provare l'ebbrezza, il brivido, l'eccitazione
oppure
quella di tornare indietro sui tuoi passi e continuare a svolgere la tua solita vita, tranquillamente.

Guardandomi alle spalle,
posso dire di aver vissuto veramente e fino in fondo
solo quando dalla cima di quello scoglio mi sono tuffata e lasciata andare.

Ma non sempre è stato facile.

Guardando al futuro,
pensando alla bellezza del mare, con la sua infinità, e del cielo, con i suoi formidabili colori,
sento che continuerò a farlo

ed auguro a chiunque di fare lo stesso.

lentamente muore


Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca o colore dei vestiti,
chi non rischia (...)

Lentamente muore chi evita una passione,
chi vuole solo nero su bianco e i puntini sulle i,
piuttosto che un insieme di emozioni (...)

Lentamente chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza,
chi rinuncia ad inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia e pace in sè stesso.

Lentamente muore chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare,
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di
gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare!

Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di
una splendida felicità.

Pablo Neruda

le mie parole



http://www.youtube.com/watch?v=57oMTDVSfd8

domenica 27 marzo 2011

elevazione

di là degli stagni, delle valli e dei monti,
al di là dei boschi, delle nuvole e dei mari,
al di là del sole, al di là dell'aria,
al di là dei confini delle stellate sfere,


tu, mio spirito, ti muovi con agilità (...)


fuggi lontano dai morbosi miasmi,
vola a purificarti nell'aria, più alta.


Felice chi con ali vigorose,
le spalle alla noia e a vasti affanni
che opprimono col peso la nebbiosa vita,
si eleva verso campi sereni e luminosi!


Felice chi lancia i pensieri come allodole
in libero volo verso i cieli del mattino!
Felice chi, semplice, si libra sulla vita e intende
il linguaggio dei fiori e delle cose mute!


Charles Beaudelaire
(Le Fleurs du Mal)

sabato 26 marzo 2011

arte (Milano, 20/03/2010)

L'arte non è una cosa che si impara
né che si legge o si studia da qualche parte
è una cosa che si sente dentro
è un insieme di sensazioni e di emozioni che si agitano nell'animo di chi nasce artista
che rappresentano la sua natura
e le sue creazioni ne sono un'esternazione.

l'arte si vede nelle piccole cose, nel quotidiano, nei piccoli gesti,
nel modo in cui viene fatta ogni singola cosa:

parlare
muoversi
vestirsi
camminare
mangiare

girare semplicemente lo zucchero nella tazza di caffè.

L'artista vede cose che gli altri non riescono a vedere
sente cose che gli altri non riescono a sentire
va al di là delle apparenze
guarda le cose non per quello che sono o che appaiono
ma per quello che possono significare:
le interpreta
ne cerca il significato profondo, autentico, nascosto
e lo rappresenta a modo suo.